
Pop Art, che cos’è?
La Pop art è una corrente artistica nata nella seconda metà del ventesimo secolo negli Stati Uniti per poi diffondersi con successo anche nell’Europa degli anni Sessanta. Il termine Pop Art deriva dalla terminologia inglese “popular art”, che in italiano sta per arte popolare.
Popolare perché ogni oggetto realizzato secondo le caratteristiche della Pop Art deve essere prodotto in serie ed ispirato alla cultura di massa.

L’evoluzione operata dall’innovativa corrente artistica della Pop Art sta nel suo cercare ispirazione nella società del loro tempo e nella cultura di massa. Una scelta totalmente differente dal movimento artistico precedente, quello dell’Espressionismo astratto, il quale cercava ispirazione dal mondo interiore dell’artista. Il linguaggio scelto dalla Pop Art sarà quindi fatto di immagini tipiche di una società di consumi, dove la pubblicità influenza le scelte degli spettatori creando nuovi bisogni. Quali sono gli oggetti di massa che abbiamo citato sopra?
Gli oggetti della cultura di massa
In quegli anni gli Stati Uniti d’America si stavano riprendendo dalla seconda guerra mondiale dando inizio ad una società che vedeva nella produzione di massa di beni di consumo un segnale di progresso. Ad incentivare la diffusione della cultura di massa vi parteciparono i canali di comunicazione. I principali media di massa erano la pubblicità, la televisione, le riviste, il cinema insieme anche ai prodotti dei supermercati che in alcuni casi diventarono vere opere d’arte. Pensiamo ai barattoli di salsa Campbell di Andy Warhol.

Si tratta di oggetti comuni, che non hanno una propria identità ma hanno la caratteristica di essere conosciuti dalla società consumistica, grazie appunto ai mass media. Elevando questi oggetti al pari di un’opera d’arte, la Pop Art si concentra sugli stimoli che la società del tempo esternava.

Perciò dalla fusione dell’arte con i mass media nasce la Pop Art. Ogni artista della pop art si pone la domanda fatidica: come mantenere il carattere esclusivo dell’opera d’arte? Ecco che ognuno interpreta l’opera d’arte a modo suo. Alcuni con foto, altri con rielaborazione di immagini pubblicitarie, fumetti, performances ed improvvisazioni.

La Pop Art si mostra al pubblico per la prima volta nella Biennale di Venezia del 1964 dove la Pop Art è protagonista al padiglione degli Stati Uniti. Inoltre nel 1963 si tiene a Washinton la celebre mostra The popular image dove espongono opere Andy Warhol, Claes Oldenburg, James Rosenquist e Roy Lichtenstein.
I principali artisti della Pop Art
Gli artisti che girano intorno al mondo della Pop Art sono davvero molti ma noi ci concentreremo sui principali. Quelli che hanno permesso di delineare al meglio la corrente artistica grazie alla loro produzione. Cominciamo con gli artisti principali della Pop Art americana.
Roy Lichtenstein

L’artista americano della pop art operava principalmente nel mondo dei fumetti. I suoi lavori si basano sull’ingrandimento di particolari dei fumetti, talmente profondi da rilevarne addirittura la retinatura con i punti delle tinte primarie. Le immagini spesso erano accompagnate da testi, frasi anch’esse ingrandite. Tra le opere principali di Roy Lichtenstein troviamo alcuni spezzoni di fumetti come “Whaam!”, o “In the car”. Si tratta di piccole strisce di fumetti che lo hanno reso famoso e tra i migliori esponenti di questa corrente artistica.
James Rosenquist

James Rosenquist scelse di concentrarsi sul mondo del piccolo e grande schermo, soprattutto della pubblicità. Decise con la sua pittura di stravolgere alcune pubblicità simbolo della società degli anni Cinquanta. Tra i suoi lavori più famosi c’è “F-111”.
Andy Warhol

Sicuramente l’artista più famoso della pop art. Ogni volta che sentiamo parlare di pop art non possiamo fare a meno di associarla a lui. Di Andy Warhol se ne è parlato moltissimo, sono stati fatti film sulla sua vita e sulla sua factory. Warhol fu senza dubbio un artista pieno di talento, tanto da esser riuscito a ritagliare un ruolo importante anche nel mondo del cinema provando la carriera di registra, di cui era affascinato.
Secondo Warhol i mass media con la pubblicità avevano impresso nella mente del pubblico alcuni elementi rendendoli fondamentali per la stessa società. Andy Warhol fece la stessa cosa con le opere d’arte, trasformandole in prodotti realizzati in serie quindi prodotti meccanicamente senza nessun attributo che li rendesse unici. Una delle sue celebri opere sono le serie di barattoli di metallo della minestra Campbell.

Con questo lavoro dimostrò quanto la pubblicità fosse riuscita ad influenzare il mondo dell’arte. Niente più prodotti unici e sacri ma oggetti provenienti dalla quotidianità. Stessa cosa fece con il “Dittico di Marilyn”, prodotta selezionando una persona appartenente al mondo dello spettacolo, un’icona pop, riproducendola in serie. Le serigrafie di Marylin Monroe sono passate alla storia come una delle opere contemporanee più influenti di tutti i tempi.
L’eredità artistica della Pop Art

I tre artisti che abbiamo citato in precedenza sono i principali rappresentanti della Pop Art. Ma come loro molti altri divennero famosi: Keith Haring, David Hockney, Robert Indiana, Jasper Johns, Yayoi Kusama, Takashi Murakami, Claes Oldenburg e Robert Rauschenberg. Jean Michel Basquiat scoperto dallo stesso Andy Warhol, molto vicino anche a Keith Haring. Il trio è spesso ritratto in foto.
Tra le correnti artistiche del Novecento la Pop Art è l’unica ad aver creato un profondo legame con la società del suo tempo e gli oggetti quotidiani che lo compongono.
Artisti italiani della Pop Art
Come abbiamo detto all’inizio, la Pop Art si diffuse anche in Europa e di conseguenza in Italia. La corrente artistica americana fu accolta da coloro che frequentavano la cosiddetta Scuola di Piazza del Popolo (per saperne di più leggi il nostro articolo Mario Schifano e la Scuola di Piazza del Popolo).

Tra gli artisti italiani che presero seguito al movimento c’è Mimmo Rotella. Famosi sono i suoi decollage, degli strappi di manifesti, da lui considerato la pelle dei muri. Insieme a lui ci sono Mario Schifano, Franco Angeli,Tano Festa e molti altri, che hanno saputo interpretare la nuova corrente artistica in maniera personale e diversa da ciò che arrivava oltreoceano.
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5 risposte su “Pop Art: le caratteristiche e gli artisti”
Molto interessante!
Grazie mille!
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Grazie a te!
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a breve inserisco i Velvet Underground sul sito, li Andy fu decisamente importante!
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Hai ragione, leggerò il tuo articolo! Magari riesco anche linkarlo qui.
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che belli questi scambi!
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