Gli storici dell’arte sanno molto bene quanto sia importante, ai fini di una ricerca artistica, avere tra le mani un archivio d’artista ben conservato. Per studiare le opere d’arte non bisogna soltanto avere l’occhio del conoscitore, come affermava Roberto Longhi, ma è altresì necessario avere delle fonti scritte da cui attingere. Questa documentazione potrebbe essere contenuta in un buon archivio d’artista.
A cosa servono gli archivi d’artista

Pensiamo a Francesco Melzi, se non avesse conservato e pubblicato gli scritti di Leonardo oggi non avremmo i famosi codici. Il Melzi è solo un esempio, purtroppo la documentazione artistica non sempre è facile da reperire. L’Accademia di San Luca a Roma è un importante pozzo di conoscenza storiografica da cui attingere, in quanto fornisce, tra le tante cose, i nominativi di tutti gli artisti che vi hanno partecipato. Questo ha dato modo di accedere ad una sorta di censimento relativo agli artisti dell’epoca.

Cosa sarebbe accaduto se qualcuno avesse conservato la documentazione in archivi ben precisi? Di certo oggi avremmo maggiori conoscenze riguardo la storia delle opere e dei loro autori. La natura dell’archivio è intimamente connessa alla vita dell’artista. Comprendere, studiare, capire un archivio d’artista equivale ad approfondire e allo stesso tempo valorizzare la storia dell’autore. I fogli contenuti in un archivio d’arte sono documenti che hanno un doppio significato: pratico-amministrativo e anche storico-culturale.
Cosa sono gli archivi d’artista
Prima di affrontare l’argomento proviamo a definire che cos’è un archivio d’artista. L’archivio d’artista rappresenta l’insieme della documentazione che si viene a creare nel corso dell’attività artistica, istituzionale di una persona fisica o giuridica che si occupa di pittura, di scultura o di un’altra forma artistica. Gli approcci variano a seconda della tipologia d’operato.
Di conseguenza l’archivio potrebbe comprendere non solo materiale artistico in senso stretto, come disegni o incisioni, serigrafie o schizzi, ma una gamma pressoché illimitata di altre tipologie di carte, quali documenti personali, corrispondenza, ma anche diapositive, fotografie, manifesti, articoli di giornali, materiale audiovisivo fino ad arrivare a comprendere la stessa opera scultorea. L’archivio d’artista corrisponde anche ad un archivio personale quindi può contenere anche lettere personali ricevute e le minute di quelle spedite.
Gli archivi d’artista negli istituti
Attenzione, l’archivio d’artista può non finire qui. Bisogna non dimenticare che esiste un tipo di documentazione che si trova negli uffici, nei musei, negli istituti, ovvero in tutti quei soggetti giuridici che entrano in contatto con l’artista. Magari perché gli hanno commissionato un lavoro. Pertanto, quando ci si approccia al mondo degli archivi d’artista, non dobbiamo dimenticarci di questo aspetto.

Tutta la documentazione che si crea dietro l’operato di un artista sono la testimonianza della propria attività artistica. Oggi è più che mai sono necessario tutelarlo attraverso un’ottima conservazione per lasciare ai posteri una memoria del proprio operato più chiara possibile. La necessità di conservare esprime anche l’esigenza di obiettivare la propria esistenza in un oggetto concreto.
I documenti conservati hanno sempre una doppia potenzialità, quella di poter essere studiati sia per dare impulso a finalità pratiche, ovvero utilità nello svolgimento della propria attività produttiva, sia come fonti per la storia non solo relativa alla scultura ma anche ad altre tematiche, caratteristica, quest’ultima, propria degli archivi che consentono molteplici percorsi di ricerca storiografica.
L’importanza di creare un archivio d’artista
Avere a disposizione un archivio ben conservato e organizzato costituisce un ottimo presupposto per tutelare la ricerca dell’artistica, poiché la documentazione contribuisce a fornire testimonianza della carriera artistica dell’autore e le prove dell’autenticità delle sue opere. Ogni prodotto artistico genera tracce documentarie di diversa natura che dovranno essere opportunamente valutate e riconosciute.
Gli archivi d’artista sono peraltro patrimoni a rischio di continua dispersione. La documentazione viene scartata dallo stesso soggetto produttore per mancanza di spazi o perché non ritenuto utile. Così può rischiare di essere sottratto da terzi o rovinarsi a causa di cattive condizioni di conservazione.
È importante sottolineare che gli archivi d’artista vanno preservati.
Infine una precisazione necessaria per far nascere una maggiore sensibilità nei confronti degli archivi d’artista.
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