«La moda non è legata solo al consumo, è cultura»
(Silvia Venturini Fendi)
Fendi è la famosa casa di moda romana fondata da Edoardo Fendi e Adele Casagrande nel 1925 quando aprirono un piccolo negozio di pellicce con annesso laboratorio in via del Plebiscito, a Roma. In realtà il laboratorio di pellicceria fu aperto nel 1918 dalla Casagrande alla giovane età di 20 anni, in seguito al matrimonio la denominazione cambiò in Fendi.
Ottennero subito il successo a partire dagli anni ’30 grazie alla vendita delle raffinate pellicce, acquistate dalle ricche sonore in visita alla città eterna.
Dalla scomparsa di Edoardo Fendi, a capo dell’impero Fendi vedremo solo donne. Una storia di donne, un’azienda matriarcale arrivata oggi alla quinta generazione. Paola, Anna, Franca, Carla e Alda furono le cinque figlie di Edoardo che presero le redini dell’attività.

Da allora fino ad oggi il marchio Fendi è diventato simbolo di un impero del lusso, che dalla pellicceria si è espansa alla linea uomo, donna, bambino, profumo e casa. Paola, esperta nella pellicceria, nelle lavorazioni, nelle tinte, le conce; Franca, responsabile acquisti e direttrice del punto vendita di via Borgognona; Carla, responsabile dell’ufficio commerciale e dell’ufficio stampa; Alda, responsabile dell’atelier e del laboratorio di pellicce; Anna, responsabile dell’ufficio progettazione e licenze.

Dal 1965 uno dei designer più geniali della sua generazione, Karl Lagerfel (ex direttore artistico di Chanel nel 1983) cominciò a collaborare con Fendi, ideatore, tra l’altro, dell’icona delle due F incrociate, simbolo dapprima utilizzato per le fodere interne della valigeria. FF sta per Fun Fur, che tradotto significa Pelliccia Divertente. Oltre alle pellicce cominciarono a lavorare pelli con le quali produrre borse. Nell’Aprile 1972 Sophia Loren compare in Vogue con le borse in pelle Fendi, affermando che erano le sue preferite e che alcuni erano stati appositamente realizzati per lei. In seguito a tale aspetto, pellicce e borse di Fendi cominciarono ad apparire indossati da modelle e attrici famosi.


La prima sfilata di moda firmata Fendi si svolse nel 1977 a Firenze, con solo 16 modelle a disposizione.
Nel 1987 fece il suo ingresso in azienda Silvia Venturini Fendi che oggi è il direttore creativo della collezione uomo e degli accessori, mentre Lagerfeld continua ad occuparsi delle pellicce e del ready to wear femminile.

Fu lei ad elaborare nel 1997 la celebre Baguette, la borsa rettangolare dalla tracolla così corta da essere portata sotto il braccio.



Ma la Baguette non è l’unica borsa realizzata dalla maison Fendi, ve ne sono altre, vediamo quali tra le più importanti.
La prima linea di borse fu la Selleria, lanciata nel 1932, con borse interamente realizzate a mano in cuoio romano usando le antiche tecniche con cui i romani realizzavano i sandali. Vengono realizzate su richiesta e personalizzate secondo i gusti del cliente, che può scegliere il tipo di pelle e il colore da utilizzare. Questa caratteristica le rende dei pezzi esclusivi. Sei di questi modelli celebrano le eroiche donne che hanno guidato la ditta italiana: Adele e le sue cinque figlie. Ogni borsa ha accanto un numero che fa riferimento al numero di cuciture o punti necessari per dare vita a ogni pezzo. Un dettaglio che ricorda con quanta cura e passione ogni pezzo è stato creato.


Le ultime creazioni in casa Fendi sono la Spy bag creata nel 1990 e la Peekaboo, quest’ultima spuntata per la prima volta sulle passerelle dell’alta moda nella collezione primavera estate 2009.

Il modello base della Peekaboo prevedere una chiusura molto particolare, un twist lock frontale che unito all’unico manico tondo e alla tracolla removibile, hanno creato nel tempo un’icona di stile tra le più belle. La it-bag Peekaboo ha forma trapezoidale e si caratterizza per gli interni lavorati con diverse texture, sempre in contrasto con la linea pulita dell’esterno. L’interno diventa più importante dell’esterno, proprio per questo motivo la borsa si chiama Peekaboo, che significa ‘nascondino’. Le versioni più chic e sofisticate sono da sempre quelle in pelle dalla linea minimal nella loro forma strutturata, proposte in tinte come il nero, il bianco e il rosso. Il prezzo si aggira sui 2400 euro. Nel corso degli anni è stata interpretata in vari modi dalla pelle al pitone alle versioni metallizzate o in vernice (per scoprire come si realizza una Fendi Peekaboo clicca qui).
Ultimo ingresso in casa Fendi è la Silvana bag, un bauletto elegante dal sapore retrò, ispirato a Silvana Mangano.


La borsa Fendi By The Way, conosciuta anche come il Bauletto, è stata lanciata nel 2014 e nel 2016 è la volta della borsa Fendi DotCom.


Borse eleganti, innovative che non perdono il senso dell’umorismo per via degli immancabili Bag Bugs, sono charms divertenti, buffi ma lussuosi e curati nei minimi dettagli. Sono realizzati con materiali pregiati come pelliccia di volpe, visone e visone rasato oppure in pelle di vitello con annessa una targhetta con logo Fendi inciso.
Era il 1989 quando Fendi aprì a New York il primo negozio americano, un segnale che dimostrava quanto successo l’azienda stava ottenendo non solo in Italia anche nel resto del mondo . All’apertura della boutique parteciparono alcune delle star più celebri: Rihanna, Sarah Jessica Parker, Rachel Feinstein, Jourdan Dunn e Leandra Medine.

Ma in Fendi c’è molto altro: c’è la passione per il cinema. La grandissima attenzione riservata ai nuovi mercati, non ha messo da parte le proprie radici culturali, come dimostrano le campagne pubblicitarie ispirate al grande cinema italiano e alla Roma della Dolce Vita e soprattutto la linea Selleria.




Nel 2005 l’apertura del Palazzo Fendi nel centro di Roma ha celebrato i primi 80 anni di storia, il primo di una serie di importanti eventi come l’esclusiva sfilata sulla Grande Muraglia Cinese. Lo spettacolo ha caratterizzato 88 modelli, la metà dalla Cina e l’altra metà dal resto del mondo, su una passerella 88 metro. Il motivo per i numeri molto specifiche sono che i cinesi vedono il numero 8 come fortunato.

Altro aspetto molto importante è il legame, o forse sarebbe meglio dire l’amore, che l’azienda ha avuto fin da subito con la città di Roma, che racchiude e racconta la sua storia. Infatti la fedeltà nei confronti delle proprie radici rappresenta l’elemento fondamentale per costituire un marchio e mantenere la propria specificità. La stessa Silvia Venturini Fendi è oggi presidente della nota società AltaRoma che si occupa di promuove la moda e la creatività Made-in-Italy nella capitale.
L’amore della maison per la città eterna dura da più di 90 anni e si rinnova giorno dopo giorno, anche grazie alle varie iniziative e collaborazioni. Non ultimo il restauro dell’iconica Fontana di Trevi, durato poco meno di un anno, dove a conclusione dei lavori il 7 luglio 2016 si è svolta una sfilata d’eccezione dal titolo Legends and Fairy Tales (per vedere il video della filata clicca qui).

Lo spettacolo ha preso avvio in un’atmosfera fiabesca; lo stesso Lagerfeld parla della sua passione per le fiabe e in particolare per “I vestiti nuovi dell’Imperatore” di Andersen, insieme ai disegni realizzati dall’illustratore danese Kay Rasmus Nielsen, da cui sembra aver preso ispirazione. Le modelle hanno sfilato su una passerella di plexiglass trasparente, ispirata a The Floating Piers l’installazione di Christo, dando l’impressione di camminare direttamente sull’acqua. Dopo lo spettacolo è stata organizzata una cena davvero esclusiva tenutasi sulla terrazza del Pincio a Villa Borghese.

Roma si è sempre dimostrata fonte inesauribile d’ispirazione per l’azienda e dopo aver finanziato il restauro che ha riportato alla sua originaria bellezza la Fontana di Trevi e il Complesso di Quattro Fontane, il gruppo Fendi ha annunciato che sponsorizzerà a breve, con altre 300mila euro, i lavori di manutenzione anche per piccoli restauri di altre quattro importanti fontane romane: quella del Gianicolo, la fontana del Mosè, il Ninfeo al Pincio e la fontana del Peschiera. L’acqua che sgorga per più di 300 fontane è uno dei simboli della capitale e con il progetto Fendi for Fountains quattro monumentali fonti torneranno a breve a risplendere.


In passato pontefici mecenati avviarono nel corso dei secoli un’intensa attività decorativa degli spazi urbani, e di cui fontane e piazze rappresentano solo alcuni degli aspetti costruttivi legati a questo stile; Fendi si pone sulla stessa linea di pensiero.

Non a caso la sede centrale dell’azienda, meglio nota come Palazzo Fendi, è strategicamente situata al termine di via Condotti, nell’edificio che in passato era una delle residenze dei Boncompagni-Ludovisi, antica famiglia aristocratica romana, che vanta tra i suoi antenati anche Papa Gregorio XIII.

Ecco dunque qualche idea per ammirare dei veri e propri capolavori in questo stile all’interno della città di Roma.
Oggi, Fendi è una casa di moda famosa per il suo stile e qualità. I loro disegni sono sorprendenti ed estremamente ben realizzata.
Per ulteriori informazioni potete sfogliare il sito web della Fendi.
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