Biografia dell’artista Riccardi Gian Carlo
Gian Carlo Riccardi è nato a Frosinone il 21 ottobre 1933. Artista italiano, noto per la sua versatilità e la sua capacità di fondere diverse discipline artistiche, è il primo di cinque figli dell’avvocato Armando Riccardi e della pianista Rosa Amati. Riccardi mostra sin dalla più tenera età una spiccata attitudine per l’arte, influenzato anche dagli eventi bellici della Seconda Guerra Mondiale che segnano profondamente la sua sensibilità. Dopo la maturità classica, si diploma in Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Roma e successivamente in Regia Teatrale e Cinematografica al Centro Sperimentale di Roma.
Gli anni ’60
Negli anni ‘60 fonda il Teatro Club a Frosinone, diventando un punto di riferimento per la sperimentazione teatrale. Autore di testi e di audio-visivi Riccardi, collabora con figure di spicco dell’avanguardia teatrale romana come Carmelo Bene, Memè Perlini, Pino Pascali e Mario Ricci e partecipa a numerose rassegne teatrali in tutta Italia. Nel 1967, insieme a Giancarlo Nanni, Manuela Kustermann, Pippo Di Marca e Valentino Orfeo, Riccardi contribuisce alla realizzazione del Teatro La Fede sulla Via Portuense di Roma. Tra gli anni’60 e ‘70 lavora con la Rai come assistente scenografo dello scenografo Carlo Cesarini da Senigallia e parallelamente, si afferma come caricaturista per importanti riviste satiriche italiane come Il Travaso delle Idee, il Bertoldo e La Tribuna Illustrata.
Gli anni ’70
Dagli anni ‘70 partecipa a numerose rassegne teatrali in tutta Italia. Più tardi prende parte ad iniziative ed a proposte culturali di Cesare Zavattini, Filiberto Menna, Achille Bonito Oliva, Alvin Curran ed altri. Tra gli anni ‘70 e ‘80 frequenta artisti e scrittori come Alberto Moravia, Libero De Libero e Umberto Mastroianni. Le sue opere sono caratterizzate da una continua ricerca di nuove forme espressive e da un’attenzione particolare ai materiali e alle tecniche. Nelle sue opere pittoriche, inizialmente figurative, si assiste a una progressiva evoluzione verso l’astrattismo e l’uso di materiali diversi, combinati attraverso tecniche di ready-made e collage. Riccardi è stato definito da Enrico Crispolti un “artista multimediale” per la sua capacità di integrare diverse discipline artistiche.
Gli anni ’80
Dagli anni ‘80 in poi realizza installazioni dette “Stanze”, utilizzando materiali eterogenei come legno, ferro, e oggetti di uso quotidiano. Questi dispositivi sono realizzati mediante pareti colorate secondo motivi astratti, frammenti di legno e oggetti di uso comune. Sono dei palcoscenici teatrali che mettono al centro l’osservatore costruendo un dialogo partecipativo con esso.
Gli ultimi anni di Riccardi Gian Carlo
Le “stanze” rappresentano qualcosa di familiare per l’artista, sono contenitori, scatole dei giochi e della memoria, in cui stipare i ricordi dell’infanzia. Negli ultimi anni della sua vita, Riccardi torna a esplorare i temi dell’infanzia e della memoria, creando opere che evocano un mondo fatto di ricordi e di emozioni. Gian Carlo Riccardi, autore di testi poetici e in prosa, scompare nella sua città natìa il 7 febbraio 2015. Le sue opere sono state esposte in numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero, ricevendo l’apprezzamento della critica e del pubblico. Tra i critici che si sono occupati di lui si ricordano Angelo Maria Ripellino, Elio Pagliarani, Giovanni Gigliozzi, Vito Riviello, Mario Lunetta e Nello Ponente. Gian Carlo Riccardi è stato un artista eclettico e poliedrico, capace di rinnovare continuamente il suo linguaggio artistico. I suoi lavori, caratterizzati da una forte originalità e da una grande libertà espressiva, rappresentano un importante contributo all’arte italiana del secondo Novecento.
Opere d’arte in esposizione






Devi effettuare l'accesso per postare un commento.